Le Minoranze: dove, quando e perchè!
Lettera aperta di Donato Saracino
Mai era capitata alla Città di Martano una fortuna così sfacciata.
Una maggioranza di centro-destra a governare e ben due gruppi di minoranza di sinistra pronti a dare battaglia in Consiglio Comunale e nei luoghi più disparati della Città.
Con un’Opposizione così eterogenea la produzione di dibattito politico dovrebbe essere alquanto soddisfacente e carica di vivacità.
Logica vorrebbe che la presenza in Consiglio Comunale di più Minoranze non soltanto dovesse alimentare un reciproco autostimolo ad esercitare al meglio il proprio compito di controllo e di proposizione politico-amministrativa, ma comportasse più variegati sproni da “imporre” alla Maggioranza, per costringerla quanto meno ad attuare il programma elettorale per il quale è stata eletta al governo della Città.
Ad oltre due anni dall’inizio della consiliatura i risultati sono, però, alquanto deludenti.
Delle due l’una:
O l’Amministrazione Comunale di centro-destra è “BRAVISSIMA” e non vi è, quindi, motivo che le Minoranze esercitino alcuna azione politica, o, invece, come credo che sia, a mio modestissimo parere, l’apatia più completa ha annichilito le opposizioni, che non riescono ad interpretare neanche una minima parte del disagio che pure trasuda dall’umore dei cittadini.
Gli argomenti non mancano ed investono, nello stato attuale delle cose, la cittadinanza nel suo complesso (crisi economica, disagio sociale, disorientamento politico per assoluta carenza di strutture politiche dove, per dirla conla Costituzione, il cittadino possa validamente “svolgere” la propria personalità ed altro ancora).
Per argomentare con più concretezza e soltanto soltanto ad esempio, i LENTISSIMI lavori di rifacimento della piazza cittadina e l’assoluta incertezza sul peso, per le famiglie martanesi, della nuova tassa sulla casa (IMU), di quasi esclusiva competenza comunale, avrebbero dovuto comportare, per le Minoranze consiliari di sinistra, strategie di “attacco” politico finalizzate a limitare, quanto più possibile, ai cittadini martanesi, i disagi e le negatività economiche.
Non una riga, non un manifesto, nemmeno un’assemblea pubblica o un accenno di manifestazione o dibattito pubblico di dissenso costruttivo.
Dispiace dirlo, NULLA DEL NULLA.
Del ruolo di Martano, quale snodo strategico dell’intera area grecanico-salentina, sono ormai tutti consapevoli.
Della necessità che il recupero di centralità territoriale sia costantemente mantenuto e consolidato non vi è, però, sufficiente coscienza.
Lo stimolo a demolire storici vassallaggi è patrimonio del popolo di sinistra che ha sempre saputo coagulare eterogeneità politiche con il chiaro obiettivo del riscatto territoriale.
E’ purtroppo deludente constatare la totale assenza di iniziative politico-sociali che mantengano costante il rapporto tra l’Amministrazione Comunale e le istituzioni territoriali che formano ormai un tutt’uno conla Cittàdi Martano.
Se tale sensibilità è carente a destra non altrettanto dovrebbe dirsi a sinistra.
Putroppo accade di peggio.
Lo scatto di orgoglio è demandato all’azione diretta dei cittadini che sono costretti o a raggrupparsi in spontanei comitati (“Ama i tuoi Orizzonti Quotidiani”) per sollecitare l’ampliamento delle strutture sanitarie, minacciando di offrire gratis i relativi elaborati tecnici o assumere direttamente iniziative giudiziarie per contrastare, con successo, la predonìa eolica anch’essa, purtroppo, colorata di rosso con varie sfumature che raggiungono agevolmente il bianco.
Sembra proprio che non ci sia scampo.
Saremmo costretti ad assistere ad un lento e persistente bivacco amministrativo della Maggioranza di centro-destra, che alla fine del mandato si apporrà in bella vista una coccarda con la piazza in miniatura o qualcos’altro di minore visibilità, e ad una lunga ed estenuante agonia delle Minoranze di sinistra che termineranno la consiliatura con un’efficace cura terapeutica del sonno.
Io accenno ad una soluzione logica e, spero, positivamente sconvolgente.
L’intera minoranza consiliare dovrebbe abdicare a favore dei primi consiglieri non eletti nella tornata elettorale delle amministrative del 2010, con la speranza che questi riportino, o almeno tentino di riportare, la politica attiva nella Città di Martano, da sempre aperta ai venti nuovi delle battaglie sociali, per essere stata tra le prime comunità locali del Salento ad aver vissuto le gloriose esperienze di amministrazioni di sinistra che hanno lasciato non poche tracce significative di buon governo.
Gli elettori sicuramente capiranno la “trovata” strategica e avranno, così, l’alternativa di poter apprezzare la capacità di riscatto politico del Popolo di Sinistra.
Avv. Donato Saracino
Ah, bello…la fortuna “spacciata”…e chi sarebbe lo spacciatore? Complimenti per l’italiano…un bel punto di partenza…