Martano: il punto di vista della minoranza
Interviene il capogruppo di “Una città in comune” Marco Castelluzzo
Quanti di noi, sapendo di dover rimborsare le rate del mutuo per la casa e di vari finanziamenti e sapendo di un probabile taglio dello stipendio, contrarrebbero altri debiti per cambiare il pavimento del salone di casa e per cambiarne l’arredo? Credo pochi.
Tra questi pochi, purtroppo, rientrano i nostri Amministratori che, in una situazione di debito ormai insostenibile, di vecchia e di attuale origine e, dinanzi alla prospettiva di una probabile riduzione dei trasferimenti statali di circa 290.000,00, non esitano a spendere soldi per inaugurare la fontana della Piazza per la Festa della Madonna dell’Assunta e per il rifacimento della Piazzetta Matteotti.
Non solo, al danno aggiungono la beffa: per l’impegno profuso nello sperperare le nostre esauste risorse economiche Sindaco, Vice – Sindaco ed Assessori hanno pensato bene di aumentarsi le indennità.
Per ripianare il tutto, dopo aver posato in pompa magna per le inaugurazioni, arriverà la tanto detestata IMU che, nelle intenzioni doveva sostituire i molteplici balzelli comunali ma che nei fatti ne elimina solo uno, l’ICI, lasciando immutati gli altri.
Ora, essendo già le varie addizionali (Irpef, Irap) al massimo, non resta che portare al massimo anche l’IMU. E così, sotto l’albero di Natale, ci sarà presentato il salato conto della vanagloria dell’Amministrazione Coricciati – Gallo.
Nei giorni scorsi, con un pubblico comizio, l’opposizione, nelle persone dei consiglieri comunali Marco Castelluzzo ed Antonio Bovino, ha cercato di richiamare l’attenzione dei cittadini sulle scelte dissennate e spendaccione dell’Amministrazione nonché sulla sistematica prassi, molto discutibile e poco trasparente, di affidare le progettazioni, gli incarichi e le forniture senza gara pubblica, facendo ricorso allo strumento dell’affidamento diretto.
Non voglio aggiungere alcun altro aggettivo a questo sistema di rapporti pubblico – privato. Lascio a voi cittadini il compito di qualificare un siffatto metodo dopo che, al rientro dalle ferie, avrò pubblicato gli elenchi dei progettisti, dei professionisti, delle ditte e delle cooperative ( con i nomi dei soci, degli amministratori e dei dipendenti che vi lavorano) che hanno ricevuto incarichi dal Comune e dopo che il Sindaco, per ognuno dei detti incarichi, avrà fornito la sua doverosa giustificazione della preferenza accordata.
Per quanto mi riguarda ritengo che ognuno di noi, a casa propria, può pure affidare un incarico al fratello, al cugino, all’amico o al conoscente, avvocato piuttosto che architetto o ingegnere, per riguardo del vincolo di sangue o di affinità, ma nella Pubblica Amministrazione non può funzionare così.
E’ sbagliato il metodo perché preclude di operare una scelta ponderata, dopo avere acquisito diverse offerte e, con riguardo ai progetti di opere pubbliche, dopo aver esaminato diverse soluzioni progettuali.
E’ devastante il messaggio che giunge ai cittadini e in special modo ai giovani: per lavorare non occorre essere i più bravi o i più tenaci, basta avere, se non un parente, almeno un amico in amministrazione o un faccendiere ad essa vicina e diventarne servizievole cliente.
I martanesi non meritano ciò.
Colgo l’occasione per augurare ai Martanesi che tradizionalmente approfittano della pausa ferragostana per una breve pausa lavorativa, di potersi rinfrancare dalle fatiche per affrontare una ripresa che si preannunzia più difficile ed impegnativa del solito; spero anche che possano trovare un momento per riflettere sulla profonda crisi di valori civici che l’operato amministrativo del Sindaco Coricciati e della sua Giunta, più o meno consapevolmente, denota e che sappiano reagire con sdegno a quanti pretendono di trasformarli da cittadini, titolari di diritti e doveri, in clienti a caccia di favori.
Marco Castelluzzo