Nuovo ospedale nel Salento. Stomeo e Toma tornano alla carica e scrivono ad Emiliano
Il tempo è scaduto, ora c’è bisogno di chiarezza. È questo il pensiero di molti sindaci o esponenti della sanità salentina su un argomento che sta molto a cuore ai cittadini del Tacco d’Italia, un argomento di cui si discute da tantissimo tempo, sicuramente troppo tempo. Il Salento ha bisogno di una struttura ospedaliera in più ed è ormai passato più di un anno da quando il consigliere regionale del Pd, Sergio Blasi, ha chiesto ufficialmente al Presidente della Regione Puglia, nonché delegato alla Sanità, Michele Emiliano di dare risposte in merito alla realizzazione di un nuovo ospedale che possa servire una fetta di popolazione e territorio impoverito dal Riordino dei nosocomi. Le risposte ancora non sono arrivate e, stanchi di questa situazione, a far la voce grossa sono due primi cittadini salentini, Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano ed Ernesto Toma, primo cittadino di Maglie.
I due sindaci, in un’ottica di collaborazione che vuole andare al di là delle appartenenze politiche, sono sul piede di guerra e annunciano proteste, esprimendo così il loro dissenso verso questo immobilismo che paralizza la sanità salentina. Toma e Stomeo attaccano: “Avvertiamo la necessità di porre in essere ogni iniziativa a tutela dell’immagine del nostro territorio e della dignità dei nostri cittadini, che da troppo tempo vengono quotidianamente presi in giro da una Regione assente, immobile ed insensibile e lo faremo dentro e fuori dai palazzi, nella consapevolezza che la salute della gente valichi ogni frontiera politica. Porteremo i cittadini nelle piazze a protestare contro chi pensa di prendersi beffa del Salento, che oramai sembra condannato ad un destino di isolamento. Non tarderemo a fare le barricate. Il tempo è scaduto”.
I due primi cittadini, dopo aver approvato nei rispettivi consigli comunali una delibera con la quale invitavano Emiliano a dare risposte in merito al nuovo Ospedale del Salento, non tardano a rincarare la dose: “Abbiamo deciso di approvare una delibera condivisa per invitare il Presidente Emiliano a dar seguito a due differenti atti, approvati dalla Giunta Regionale nel 2012 e nel 2015, che prevedevano non solo la realizzazione del nuovo Ospedale del Salento, ma anche l’individuazione dell’area, compresa tra Maglie e Melpignano, dove sarebbe dovuto sorgere. Attendiamo di capire dal Presidente, nonché assessore alla Sanità, quali siano le sue reali volontà, dal momento che, in barba alle delibere approvate da due Giunte differenti, in occasione delle visite ai nosocomi del barese, del febbraio scorso, ebbe a dichiarare: “…dobbiamo costruire un nuovo ospedale ad Andria, perché abbiamo bisogno in quest’area di un ospedale di secondo livello. Non è prevista la costruzione di altri nuovi ospedali da nessuna parte”. Una doccia gelata, insomma, per il territorio salentino già fortemente provato da chiusura di nosocomi e reparti strategici.