Rigenerazione urbana, Salvemini punta a riqualificare le marine leccesi
Lecce riparte dalle marine. La priorità, per quel che riguarda l’azione del nuovo governo cittadino affidato a Salvemini, è costituita dalla rigenerazione urbana e dal rivitalizzare le zone degradate della città. L’area individuata per effettuare questa prima azione è quella delle marine che appartengono al capoluogo salentino che tanto in questi anni hanno sofferto l’abbandono ed il degrado. Una scelta che recupera il lavoro di programmazione e confronto pubblico svolto nelle passate amministrazioni, dal laboratorio del Piano di Rigenerazione delle marine leccesi “tra Lecce e il mare c’è di mezzo il fare” del 2010, al workshop “Incontri del Terzo luogo” promosso dalle Manifatture Knos nel 2012 al quale prese parte il paesaggista Gilles Clément.
Nella seduta di giunta dell’1 agosto, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Rita Miglietta, il governo cittadino ha deliberato la partecipazione al Bando Pubblico emesso dalla Regione Puglia nel maggio scorso per la selezione delle Aree urbane nel territorio regionale sulle quali programmare gli interventi finanziati con il PO FESR-FSE PUGLIA 2014 2020, Asse XII “Sviluppo Urbano Sostenibile”.Con la delibera approvata ieri, la Giunta individua le marine leccesi come ambito prioritario di intervento tra quelli indicati nel Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana aggiornato dal Consiglio comunale nel 2016. Una scelta forte che fa capire come la nuova amministrazione comunale voglia puntare forte sulle proprie marine che troppo spesso sono state trascurate nell’ultimo periodo.
“Questa delibera aprirà una stagione nuova di co-pianificazione e co-progettazione tra l’amministrazione, i cittadini, i portatori di interesse e gli enti che operano sul litorale – dichiara l’assessore all’Urbanistica e alle Marine Rita Miglietta – Penso che abbiamo bisogno di rendere condiviso il modello di sviluppo ambientale e turistico del litorale, partendo dall’interesse che tutta la città ha di mettere a valore le aree ambientali della coste e di dare sostenibilità al turismo che saremo in grado di attrarre”.Degrado diffuso degli spazi pubblici e delle strutture edificate, desertificazione commerciale, carenza di servizi ed infrastrutture, accessibilità alla spiaggia e ai centri marini abbastanza complicata. Sono questi i problemi principali individuati e da risolvere nelle marine di San Cataldo, Frigole e Borgo Piave, Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda. Problemi che compromettono fortemente la qualità delle relazioni fisiche e sociali e la vocazione turistica della città.