Pensieri degli anni difficili
Chi non ha almeno una volta sentito parlare del grande scienziato tedesco Albert Einstein? un uomo quasi leggendario, a tal punto che “Einstein” vengono definite persone dal grande intelletto. Ma si conoscono davvero a fondo la mente e la storia che si celano dietro a una figura così universalmente riconosciuta? E quale fonte migliore dell’uomo stesso per capirne le idee?
“Pensieri degli anni difficili” è una raccolta di pensieri scritti tra il 1933 ed il 1950 dal fisico tedesco di fama mondiale, conosciuto per i suoi studi sull’energia e sulla relatività.
I pensieri di Einstein iniziano proprio nel 1933: anno in cui Adolf Hitler sale al potere. Dal testo emerge un uomo di grande umiltà e dall’attivo intelletto: la maggior parte delle sue iscrizioni non ci parlano infatti di scienza, ma ci fanno dare uno sguardo a 360 gradi ai suoi ideali e alla sua mentalità in degli anni in cui il mondo e in particolare gli ebrei, gruppo a cui appartiene, erano sottoposti alla minaccia tedesca. Egli affronta temi importanti: moralità, etica, società, politica, e religione. Esprime il suo forte risentimento verso la guerra, in particolare verso l’arma nucleare che, suo malgrado, i suoi studi hanno aiutato a creare. Non sono di questo avviso i grandi leader mondiali che fanno sfoggio delle loro armi facendoci rivivere il terrore della guerra fredda. Il suo pensiero è riassumibile in poco e può essere facilmente condiviso da tutti: egli desidera pace nel mondo più di ogni altra cosa, rivelando la grande umanità che si cela dietro un personaggio considerato, al giorno d’oggi, fra i più grandi geni della storia.
“Credo nel Dio di Spinoza che si rivela nell’armonia di tutto ciò che esiste, ma non in un Dio che si occupa del destino e delle azioni degli esseri umani”. “Dio non gioca a dadi”. Un’affermazione forte che può non essere condivisa, ma forse tipica di un grande pensatore che vuole veramente trovare delle risposte ai misteri dell’universo che lo circonda e che ama profondamnente.
Il testo contiene naturalmente anche i meticolosi studi e calcoli nati dall’osservazione del mondo intorno a lui, tra cui la formulazione dell’ormai famosa E=mc², che dimostra che la massa è solo un altro tipo di energia.
Einstein non è stato solo un eccezionale scienziato, ma anche un vero e proprio filosofo dai pensieri anticonformisti: “Non dobbiamo semplicemente sopportare le differenze fra gli individui e i gruppi, ma anzi accoglierle come le benvenute, considerandole un arricchimento della nostra esistenza. Questa è l’essenza della tolleranza, intesa nel suo significato più ampio, senza la quale non si può porre il problema di una vera moralità”, parole importanti oggi più che mai in una società che ancora fatica ad inglobare tutte le culture e trattarle come uguali, in un mondo in cui il dialogo tra i popoli risulta tanto difficile da porci ancora una volta alle soglie di un conflitto mondiale,. Einstein era già un passo avanti non solo rispetto ai suoi contemporanei…
Lorenzo Longo