Ciao Antonio!
Un male incurabile ha stroncato la vita di Antonio Giammarruco.
E’ stato un amico, un animo nobile. Indimenticato insegnante elementare a Martano, era in pensione da anni.
Ha trasmesso a generazioni di ragazzi elevati valori di vita. A Calimera, suo paese di nascita e residenza, è stato un noto personaggio popolare.
Per quanto a conoscenza dell’elevato rischio di vita che correva Antonio, i famigliari non si rassegnano alla ferale realtà. Anche lui era a conoscenza del suo stato di salute. Ma, non si era arreso, anzi, aveva affrontato la situazione con coraggio e determinazione, era convinto di poter sconfiggere il male. In effetti, subito dopo la scoperta della malattia sembrava proprio avere imbroccato la via di guarigione. Gli esami avevano rilevato l’arretramento del male. Poi, invece, tutto è precipitato.
Ero andato a trovarlo a casa. In quell’occasione avevamo parlato delle ultime analisi non proprio rassicuranti. Mi aveva parlato dei suoi scritti. Delle sue poesie in grico. Lingua che parlava correntemente e di cui era un appassionato cultore e ricercatore.
Era stato come se avesse voluto trasmettermi le sue ultime volontà. Gli era sfuggita qualche lacrima. Mi aveva salutato, però, con il suo indimenticabile sorriso. Mi aveva fatto tanto male quell’incontro e lasciato una grande amarezza nell’anima. Tanto che ho evitato di andarlo a trovare ancora.
Addio, Antonio. Vorrei che tu sapessi quanto ti ho stimato e quanto male mi fa questa tua scomprasa. Non ti dimenticherò mai.
Fernando