LA CONDUTTURA SOTTOMARINA E’ UN INSULTO ALLA DIGNITA’ UMANA!
Si chiede una attenta riflessione ed una conseguente revoca del progetto regionale per buttare a mare l’acqua depurata del depuratore di Carovigno attraverso la conduttura sottomarina prevista e che costerà circa 6 milioni di Euro.
Il Partito Comunista è impegnato in un convegno regionale che dimostrerà il beneficio ambientale ed economico per la nostra regione ma questo ci sarà se l’acqua dei depuratori verrà utilizzata in agricoltura o per altri usi e non buttarla in alto mare; siamo disponibili a dare indicazioni per i probabili recapiti finali da utilizzare come bacini di acqua. La falda sotterranea si è abbassata drasticamente.
Lungo la costa adriatica e la costa jonica, a differenza dei decenni passati, l’acqua non sgorga dalla terra ferma verso il mare ma al contrario è l’acqua del mare che si infiltra nel sottosuolo rendendo salata l’acqua di falda fino ad oltre un chilometro di distanza dalla costa, sia jonica che adriatica. Nell’entroterra di ogni paese della nostra regione c’è terra fertile ed utile all’agricoltura di qualità ma che ha bisogno di acqua.
Le scelte ultime del mercato post globalizzato stanno portando sulla filiera di distribuzione prodotti agricoli scadenti ed esteri, imposti dalle imposizioni delle multinazionali sostenute dalle politiche comunitarie. Dal 1989 ad oggi le produzioni agricole per il nostro fabbisogno vengono importate in quantità crescente da oltre i confini nazionali facendo di conseguenza crescere a dismisura la disoccupazione, trasformando i lavoratori in braccia a disposizione per il poco lavoro rimasto. Si è ridotta drasticamente l’occupazione, la prospettiva è di diventare un popolo di consumatori ma senza lavoro, senza soldi e indebitato per accedere al consumo, “un perfetto popolo schiavo”
Il Partito Comunista ritiene sbagliata la politica regionale sul non riutilizzo dell’acqua depurata e ritiene che l’amministrazione comunale di Carovigno ha un ruolo di sudditanza sciocca verso la Regione Puglia.
Usare 10 milioni di Euro per buttare a mare l’acqua depurata è fuori da ogni logica.
10 milioni di Euro è la somma del costo per le condutture sottomarine, altre condutture interrate e trincee disperdenti; 10 milioni di Euro possono essere un investimento sufficiente per la canalizzazione e la distribuzione dell’acqua nel territorio di Carovigno da realizzare a monte della ferrovia. L’acqua deve servire per il lavoro nella produzione agricola di qualità invece di favorire la politica degli appalti per togliere l’acqua alla gente e buttarla in mare. La Regione Puglia deve rinunciare alla realizzazione della conduttura sottomarina, l’amministrazione comunale di Carovigno deve uscire allo scoperto e dire se sta dalla parte del territorio oppure no.
Regione e Comune devono rispettare il risultato del referendum sull’acqua.