Borgagne: crolla il muro del castello Petraroli
“Bellisario Petraroli, Signore di Borgagne, fedele al re Federico, pose questa torre al sommo della rocca e a tutela degli abitanti”: è questa l’iscrizione che nel 1497 il barone di Borgagne, Bellisario Petraroli, figlio di Gaspare, volle che fosse incisa sulla torre del suo castello; torre ancora esistente – sebbene invisibile ai più – nell’angolo nord-orientale dello stabile. Il castello, che sarebbe sorto di lì a poco inglobando quella torre, ebbe dunque fin da principio, nelle intenzioni del Petraroli, uno scopo difensivo: doveva proteggere il paese e i suoi abitanti dai pericoli esterni, a cominciare dalle continue scorrerie di pirati che seguirono alla conquista turca di Otranto del 1480.
Ciò che non poteva prevedere il barone Petraroli è che un giorno sarebbe stato proprio il suo castello ad aver bisogno di protezione, abbandonato a se stesso da quegli stessi abitanti di Borgagne che un tempo tutelava.
Oggi, infatti, è crollata una parte consistente di un muro del castello Petraroli di Borgagne, precisamente quello che dà sul cortile interno, di fronte al portone d’ingresso. Potremmo sostenere che il disastro sia dovuto a cause naturali (il vento, l’acqua, l’età del muro, una colonia di formiche mangia-pietre…), ma significherebbe negare la verità dei fatti: i muri degli edifici storici crollano perché manca la più elementare manutenzione, oltre che più oculati interventi di restauro.
Così, i muri di questo castello che hanno resistito a 300 anni di incursioni corsare, crollano oggi per semplice incuria, a distanza di 5 secoli dalla loro costruzione.
Come molti sanno, la maggior parte dello stabile è divisa tra due privati (uno dei quali è il proprietario del muro in questione); la parte restante è comunale, e anch’essa abbisogna di interventi ormai da troppo tempo. Va inoltre ricordato che l’edificio è sottoposto al vincolo per i beni storico-culturali, il che significa che, a norma di legge, dev’esserne tutelata l’integrità e si deve tener conto della sua natura di edificio storico, al quale non si possono applicare interventi invasivi di alcun tipo. Il castello Petraroli, invece, almeno in alcune sue parti, è stato palesemente snaturato e trascurato.
Si spera che almeno i cittadini di Borgagne non lo abbandonino, che vogliano ricordarsi cosa significa il castello per il paese, che quello è il vero simbolo storico del potere civico in una comunità salentina. Si spera che i borgagnesi prendano coscienza che, pur essendo oggi in gran parte di proprietà privata, appartiene storicamente e culturalmente a tutta la cittadinanza, e che si muovano per proteggere e tutelare un castello che ha protetto e tutelato i loro antenati per secoli.
Crollano i muri, crolla la nostra storia. Non permettiamo anche alla nostra coscienza di crollare.
Alberto Rescio
ecco una immagine del muro crollato
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A volte occorrono degli eventi negativi che innescano buone azioni… altre volte seguono solo eventi peggiori… la comunità di Borgagne è ora chiamata a dare prova delle proprie capacità d’iniziativa e di cittadinanza attiva!!!