Cittadinanza onoraria ad Ocalan, la posizione dei consiglieri del gruppo “Ora”
Riceviamo e pubblichiamo
Il clima di pesante repressione in Turchia ad opera del presidente Erdogan non cilascia indifferenti. Non passa giorno infatti che i media non riportino agli onori della cronaca notizie di arresti di deputati, giornalisti, magistrati, rettori, insegnanti di scuola e semplici cittadini, che hanno manifestato o manifestano il loro dissenso a questo regime antidemocratico. Da quando si è insediato Erdogan la Turchia è stata interessata da un clima di violenza e intolleranza che sta raggiungendo livelli di recrudescenza inauditi.
Per entrare meglio nello specifico, in base ai dati diffusi dai ministeri di Giustizia e Interno, dall’ufficio del Primo Ministro, dalle agenzie distampa ufficiali Anadolu e Dogan, insieme alle notizie dell’emittente Ntv, sono 29.464 i dipendenti pubblici sospesi, compresi poliziotti e uomini delle forze di sicurezza; sono detenuti 7.899 soldati e quasi mezzo milione tra militari e riservisti turchi, mentre sono 103 i generali e gli ammiragli arrestati; 21 mila docenti di scuole private si sono visti revocare l’abilitazione all’insegnamento; 950i civili detenuti. Un’escalation di repressione, anche in seguito al tentativo di colpo di stato nel luglio scorso, ingiustificata e ingiustificabile secondo la maggior parte degli osservatori internazionali. Nel mirino sono finiti anche i 1.577 rettori di tutte le università pubbliche e private turche, sollevati dai loro incarichi, le cui dimissioni sono state chieste dal Consiglio per l’educazione superiore.
Di fronte a tutto ciò, sentiamo il dovere di esprimere un piccolo segnale di solidarietà con tutti coloro che sono vittime di questo sistema dispotico. Pertanto, conferire in questo preciso momento la cittadinanza onoraria ad Ocalan assume un doppio significato: una condanna profonda del modus operandi del governo turco, che viola sistematicamente i diritti umani, civili e politici e il riconoscimento, nello stesso tempo, di uno delle tante vittime di questo orrendo regime.
I Consiglieri Gruppo “Ora”
Continuate per la vostra strada.Erano anni che non si vedeva un’amministrazione attenta a queste cose,i curdi hanno libertà pari a zero. Aiutiamoli