Corigliano D’Otranto: la storia di Sandra Garganese e di suo figlio Andrea
Si sente abbandonata. Sandra Garganese, di Corigliano d’Otranto, madre di un ragazzo diversamente abile al 100% chiede aiuto alle Istituzioni ed a tutti coloro che possono aiutarla. Da sedici anni, da quando è nato il ragazzo, che chiameremo Andrea, la mamma lo accudisce ogni istante della giornata.
Separata da 6 anni, casalinga, vive- praticamente- in simbiosi con il figlio. Il solo nome della sindrome di cui è affetto mette i brividi: Encefalite prenatale pregressa da citomegalovirus. Si tratterebbe di un virus rilevato in fase embrionale di cui i sanitari ne avrebbero sottostimato gli effetti. Per questo motivo la signora li ha denunciati. La sentenza è attesa a giorni. La malattia lo costringe su una sedia ed a battersi con le continue complicazioni.
La famiglia vive con un assegno mensile di 490 euro e la sua dichiarazione dei redditi è di zero euro. In queste condizioni, oltre che economiche, il solo vivere è cosa veramente ardua. Il più delle volte, spiega la donna, “ sono costretta a scegliere dove destinare la pur misere risorse”. Una cosa è certa, la salute del figlio viene prima di ogni altro impegno. Perciò, accade che il pagamento dell’affitto viene rimandato mese dopo mese.
E, al momento, deve 1.000 euro di pigione arretrata, tanto che il proprietario le ha minacciato lo sfratto se non riuscisse a pagare l’arretrato. “Ma con quel che percepisco non so come fare. Tutti promettono ma nessuno mantiene. Il comune dice di non avere soldi. Ho chiesto il rimborso dell’ultimo viaggio a Bologna -presso il cui ospedale sono costretta a portare- periodicamente- il ragazzo- che mi è costato 700 euro e mi hanno dato solo 100, non so cosa fare.
Mi hanno risposto che non c’erano soldi. Nell’ultimo anno il ragazzo l’ho portato 4 volte”. Nonostante il reddito sia uguale a zero, la Regione, a cui si era rivolta per un assegno di cura per disabili di 500 euro, per la durata di un anno, e di 700 euro per analogo periodo e motivo “ assistenziale”, avrebbe risposto che superava il reddito. “Immagino che abbia attinto l’informazione dall’Ambito di Maglie che conoscono perfettamente la mia situazione: ma non è possibile, io ci contavo molto”, sbotta la donna. Anche l’assistente sociale che visita con regolarità il ragazzo si sarebbe impegnata, senza addivenire ad alcun risultato. “Mi aveva promesso una macchina adatta per il trasporto che non è mai arrivata. Debbo dire grazie a “Cuore Amico” se oggi dispongo di una”. In mezzo a tutta questa disperazione arriva un segnale forte da Catania, nientemeno.
Un ragazzo a conoscenza del caso ha creato un sito internet per aiutare Andrea che in due giorni di presenza sul web ha racconto 500 euro. Avrà la durata di quindici giorni. “ Non chiedo la luna ma di far vivere con dignità il mio Andrea”, conclude la donna. Capita- a volte che i miracoli li facciano anche gli uomini. Chissà!
Fernando Durante
Mamma mia, storia davvero davvero difficile, la mia solidarieta’ alla signora!
L. M.