Grecìa Salentina: caos sull’elezione dei presidenti di giunta e consiglio dell’Unione
Posti in piedi nell’ultima seduta di Consiglio del’Unione dei comuni della Grecìa Salentina. Alcuni dei 36 consiglieri in rappresentanza dei 12 paesi sono stati costretti a sedersi fra i banchi del pubblico. Questo per dire dell’interesse suscitato dagli argomenti posti all’ordine del giorno. E la rissa si è evitata per un pelo. Sono volate parole grosse fra il sindaco di Zollino, Francesco Pellegrino e Luigi Mazzei, rappresentante di Calimera. Poi, grazie all’intervento del vicepresidente, Gianni Palma, tutto è rientrato.
I punti all’ordine del giorno prevedevano l’elezione dei presidenti della giunta e del Consiglio. Entrambi gli argomenti sono stati rinviati alla prossima seduta che, questo è stato l’impegno assunto, sarà convocata entro 20 giorni. L’imperativo è categorico. A rischio ci sono svariati milioni di euro (si parla di 7 circa), destinati alla pavimentazione dei centri storici, che nessun sindaco vuole mettere rischio. Il termine ultimo è il 31 di questo mese. Proprio a questo punto sono saltati i nervi al sindaco di Zollino che ha accusato Mazzei di perdere tempo su disquisizioni di ordine burocratico.
Comunque, tutte le comunità sentono la necessità di procedere a tappe forzate verso un’altra impostazione dell’enclave. Accorpando almeno alcuni servizi, in primis. Anche se nessuno nasconde le difficoltà della materia, tutti gli interventi ne hanno sottolineato i ritardi ( Luigi Montinaro, di Melpignano, fra gli altri). Da questo stallo a bocciare la riproposta a presidente (18 voti a favore ed altrettanti astenuti), per quanto -“a tempo determinato”- di Luigino Sergio, il passo è stato conseguente. Anche perché, come hanno fortemente affermato i consiglieri Massimo Manera e Wilson Castellano ( presenti dalla nascita dell’Unione) l’ipotesi votata non è prevista nello statuto. “Bisogna ritornare al rispetto delle regole che ci siamo dati”, hanno sostenuto i due. Che, per la presidenza sarebbe prevista una normale turnazione di tutti i sindaci, ogni sei mesi. Ma Palma ha fatto notare che questa “è una elezione di emergenza”.
L’impegno assunto per la prossima seduta, per quanto difficoltosa per l’alto numero dei paesi presenti (Mazzei) è quello di costituire due commissioni: una per la rivisitazione dello Statuto, l’altra per l’Attuazione del programma. In effetti il progetto non è stato realizzato. “Avete espropriato il Consiglio delle sue funzioni, in questi anni avete agito in regime di illegittimità”, ha accusato Castellano con riferimento all’elezione del presidente e- più in generale- al fallimento dell’azione.
Nella prossima seduta, ha sostenuto Mazzei, il programma da attuare verrà messo ai voti. Per mantenere in piedi l’Unione, come ha fatto notare Manera, il sindaci dovrebbero riscoprire il clima che si respirava alla nascita dell’Unione. Anche se non è facile perché, come ha commentato Lillino Masciullo, di Cutrofiano, “non abbiamo la cultura grica, ci manca il senso dell’appartenenza, bisogna costruirla con le azioni sul territorio”. Proprio quelle radici da cui si è partiti per far nascere l’Unione, una volta, invidiata da tutti.
Fernando Durante