L’adrenalina del salto nel vuoto
Per follia o per passione, tantissimi sono coloro che si divertono a praticare lo sport del bungee jumping. Un’attività che richiede coraggio, perché diciamoci la verità, non è da tutti lanciarsi nel vuoto con solo un elastico legato alle caviglie. Molti praticano questo sport, pochi sanno che in realtà le sue origini sono da ricercare in una leggenda che ha in sé qualcosa di tanto tragico quanto romantico. La storia è ambientata nell’isola di Vanatu ed ha come protagonista una donna che, esasperata dalla gelosia del marito, decide di togliersi la vita, lanciandosi dall’albero più alto. Il marito geloso ma follemente innamorato, nella disperazione di perderla, la seguì senza remore e si lanciò dall’albero subito dopo di lei.
Il pover uomo non sapeva che la moglie aveva furbamente legato le sue caviglie all’albero con dei rami di vite, che la salvarono dalla morte… e dal marito. Fu così che nacque il bungee jumping, gli abitanti dell’isola continuarono dapprima a praticarlo per divertimento e poi ad utilizzare quest’attività come rito. Il rito determinava il passaggio dei ragazzi dall’età adolescenziale a quella adulta con un salto da torri alte 25 metri, il coraggio avrebbe stabilito il loro essere uomini.
Da allora, negli anni il bungee jumping è stato praticato prima in maniera goliardica poi riconosciuto come sport estremo e praticato da tantissimi appassionati. Il boom mediatico di questo sport ci fu quando un coraggioso si lanciò dalla Tour Eiffel e restò penzolante sulla testa dei curiosi che lo ammiravano dal basso. Negli anni lo sport è diventato sempre più diffuso sia come attività sportiva per gli appassionati sia come attrazione per i curiosi e i coraggiosi che hanno voglia di sfidare il vuoto.
In Italia, dopo il centro di Asiago, ha inaugurato la propria attività il polo sportivo di bungee jumping in Abruzzo, precisamente sul ponte di Salle, nel Parco Nazionale della Majella, in provincia di Pescara. Il centro sportivo per due domeniche al mese per tutta la stagione estiva ospiterà appassionati e tesserati che potranno fare lanci nel vuoto da circa 100 metri di altezza. A testa in giù fino a 90 metri, 65 metri di primo rimbalzo e 25 metri di volo libero. A qualcuno gira la testa solo a pensarci, ad altri invece aumenta la curiosità di vivere un’esperienza davvero unica, con emozioni forti e tanta adrenalina.
Inutile specificare le misure di sicurezza che vengono applicate, dato il livello di pericolosità dello sport. Il saltatore innanzitutto dovrà garantire un’idonea condizione fisica, poi la sua sicurezza sarà garantita non solo da un elastico legato alle caviglie ma anche da più imbracature da alpinismo. Non c’è bisogno di un particolare abbigliamento, l’intera attrezzatura sarà fornita dal centro sportivo, da portare con sé unicamente abiti comodi e si consigliano scarpe da trekking, dato che la risalita verso il ponte sarà a piedi.
Abbigliamento, scarpe e ovviamente una buona dose di coraggio. Emozioni indescrivibili da vivere in volo da soli nel vento, sicuramente sensazioni uniche ma solo per teste un po’ matte. Buon salto a tutti!
La Redazione