Se le nostre vite non valgono, NOI SCIOPERIAMO!
Lotto marzo a Lecce: assemblee, iniziative e corteo per aderire allo sciopero globale delle donne
Ieri mercoledì 8 marzo si è tenuta l’iniziativa dal titolo “Lotto marzo: sciopero globale delle donne, Lecce”, organizzata da Casa delle Donne Lecce e Link Lecce-Coordinamento universitario. La giornata si è svolta in due momenti: la mattina, presso il Convitto Palmieri, sono intervenute le rappresentanti delle realtà locali in un incontro pubblico e nel pomeriggio un corteo cittadino è partito da Porta Napoli e giunto in piazza Sant’Oronzo. Il percorso, avviato il 26 novembre a Roma, si è costruito in tutta Italia su reti di associazionie di singole cittadine che si sono unite, tramite la piattaforma “Non una di meno”, per riportare l’attenzione su tutte le forme di violenza. Meccanismo che si è verificato anche a Lecce con ottimi risultati.
Nel corso della mattinata numerose ragazze e donne di tutte le età hanno fornito il loro contributo con una serie di interventi, riflessioni, racconti, esposizioni, installazioni e performance artistiche. L’Accademia della Belle Arti di Lecce ha allestito in alcune stanze del Convitto Palmieri una mostra di opere realizzate da studentesse e da insegnanti dell’accademia, fortemente apprezzata da tutti i partecipanti all’iniziativa. Ha partecipato all’iniziativa anche Elsa Valeria Mignone, procuratore aggiunto della Repubblica, per la quale “la legislazione italiana ha fatto passi da gigante ma non basta inasprire le pene. È necessario un approccio integrale che faccia emergere il fenomeno come violenza istituzionale intesa come inerzia dello Stato nel garantire la vita delle donne”. La dottoressa Mignone cita anche la storia di Franca Viola che per prima si è opposta al matrimonio riparatore, violando il codice d’onore, quello secondo il quale i panni sporchi si lavano in famiglia.
Nel pomeriggio il corteo ha attraversato le principali strade della città e ha coinvolto tante donne e uomini di tutte le età. Durante il percorso gli slogan pronunciati richiamavano gli otto punti che la piattaforma “Non una di meno” ha stilato per spiegare le ragioni dello sciopero: “Sui nostri corpi, sulla nostra salute e sul nostro piacere decidiamo noi” oppure “Rifiutiamo i linguaggi sessisti e misogini”
«Siamo soddisfatti della partecipazione alla giornata, – dichiara Rosanna Carrieri, coordinatrice di Link Lecce – il territorio salentino torna a far sentire la sua voce. Ma questo è solo un punto di partenza. Sono tanti i temi e le discussioni in campo, adesso dobbiamo continuare»
Oggi studentesse, precarie, insegnanti, professioniste hanno riportato all’attenzione le contraddizioni della nostra società: disparità salariale e occupazionale, programmi scolastici ancora fortemente sessisti e maschilisti, obiezione di coscienza, consultori quasi inesistenti. Ma soprattutto oggi si è fatta controinformazione femminile e femminista. Tutte e tutti adesso abbiamo il dovere di proseguire.