Martano: cadono calcinacci dall’edificio della scuola media “C. Antonaci”
La vita è una questione di scelte.
Cadono pezzi di intonaco dall’edificio che ospita la scuola Media “Clemente Antonaci”, di Martano. La notizia si è diffusa- oggi- a ridosso dell’imminente anno scolastico, quando la dirigente, Adele Campi, si è resa conto del pericolo che corre la struttura e- soprattutto- i ragazzi ed ha dato mandato all’Ufficio Tecnico D’Ambrosio di verificarne la stabilità.
E’ allarme fra i genitori, naturalmente. Sono almeno dodici anni che sulla struttura non viene effettuato alcun intervento. Ed oggi, alla vigilia dall’inizio delle lezioni, presenta il conto di queste carenze, mettendo in dubbio anche l’imminente inizio dell’anno scolastico. Un conto pesante considerato che sarebbe potuto essere evitato se solo si fosse intervenuti in tempo.
L’allarme sarebbe dovuto scattare già nel marzo dello scorso anno, quando alcuni pezzi di soffitto esterno sottostante il cornicione si sono staccati. Erano segnali preoccupanti che non si sono tenuti in considerazione. Salvo a transennare la parte interessata, ancora oggi occupata dai detriti della caduta di intonaco.
Ma è tutto l’edificio, interno ed esterno, che risale agli anni 70, a presentare preoccupanti crepe. La palestra all’aperto, per dire, è interessata da alcune buche- mai ricomposte- provocate dal passaggio di un camion: non si può più fare ginnastica all’aperto.
Dal comune- intanto- fanno sapere di aver ottenuto un finanziamento di 321mila e 580 euro dal Ministero delle Infrastrutture proprio per interventi di messa in sicurezza di Istituti scolastici. “Siamo nella fase di progettazione e ci vogliono non meno di cinque sei mesi- fra la pubblicazione del bando di gara, indagini di mercato ed assegnazione, per assegnare i lavori: si va al prossimo anno scolastico”, è la disarmante situazione attuale che prospetta l’Ufficio tecnico comunale che promette: “lunedì mattina faremo un sopralluogo”.
Si spera, comunque, che la visita odierna dei tecnici non abbia dato risultati preoccupanti, tali da compromettere l’inizio delle lezioni, seppure con cautela estrema. Come dice il saggio: la vita è una questione di scelte.
E noi, che saggi non siamo, aggiungiamo, che c’è chi sceglie di costruire fontane (belle o no che siano, de gustibus) ed altri che preferiscono salvaguardare l’incolumità dei ragazzi. E qui, non è una questione di gusti.
Fernando Durante
mi posso chiamare come voglio ma vorrei fare una considerazione personale a sole e luna che mi sembra provengano da la…..quando ci sono dei bandi di finanziamento una amministratore che si chiama tale fa tutti i bandi possibili immaginabili, poi ci sono quelli piu veloci quelli che si bloccano e quelli che non vanno a buon fine….se sta crollando una scuola ma solo allora si accede a dei finanziamenti urgenti altrimenti ti attacchi al tram……non mi sembra difficile da capire……..
In merito a questa, a dir poco, “terribile notizia” di calcinacci che cadono nella scuola ANTONACI (ma penso che le altre scuole non siano messe meglio) e considerando che mia figlia dovrà iniziare la prima media fra pochi giorni, esprimo sincera preoccupazione (e penso di tutti i genitori che mandano i figli in queste scuole non sempre messe in sicurezza) a mandare mia figlia a scuola senza la certezza che questi edifici abbiano superato le prove che verranno effettuate dai tencici del Comune. Quello che chiedo ai Sig.ri Tecnici (non voglio insegnare il mestiere, per carità, io non sono nessuno) è che solo dove c’è la certezza al “100%” della stabilità dell’edificio, diano il benestare per poter contnuare ad usufruire degli edifici, altrimenti bisognerà trovare una soluzione in altri locali “SICURI”. Spesso, purtroppo, è successo che siano stati dati pareri un’pò “generici” ed “affrettati” sull’agibilità degli edifici scolastici…Non si possono mandare i bambini a scuola con i rischi che tutti, purtroppo, spesso e volentieri vediamo verificarsi in altre scuole italiane!!! Grazie e spero in qualcosa di “concreto” nel giro di poco tempo:
Caro Stefano.
Sono veramente contento di aver suscitato interesse e risposte, oltre che dai cittadini interessati e, giustamente, allarmati, soprtutto da chi, come te amministaratore, è chiamato a rispondere del problema. Non voglio, comunque, sottrarmi alle mie responsabilità di direttore di giornale che per essere credibile deve dar conto delle proprie affermazioni. Parto da quella risposta sui lavori mai effettuati da dodici anni. Bene, a dichiaralo è stato un docente presente nella scuola, proprio da quel periodo. Lo posso dimostrare. Tu sostieni, peraltro, che l’iter per l’assegnazione dei lavori per la messa in sicurezza possono essere avviati, a seguito del bando e l’assegnazione, come dichiarato anche dll’Ufficio tecnico, perchè sono arrivati i soldi tanto attesi. Io, però, ho letto- non vorrei sbagliarmi- anche un manifesto dell’amministrazione comunale di Melendugno, nella Marina di Sant’Andrea in cui si annuncia il superamento dell’iter per l’assegnazione dei lavori sulla falesia crollata, per motivi di “estrema urgenza”. Credo che il manifesto sia ancora affisso sul posto. E questi lavori, sconsicuti ai più, non lo sarebbero? Infine, ma non ultimo. La fontana. Caro Stefano, in momenti di estrema difficoltà come quello attuale che attraversa molta gente, questi sono segnali forti, a prescindere da quel che può essere un capitolo di spesa. Lo dico da inesperto, ma voglio buttare giù un’idea balsana, forse. Se quei soldi destinati a quella fontana o, almeno una loro parte, fossero stati deviati a favore della messa in sicurezza della scuola che presenta “estremo pericolo” per i ragazzi, qualcuno lo avrebbe contestato? E chi? E, comunque, non ti sembra che la giustezza di certe scelte possa comportare la pena di correre qualche rischio. Sarebbe stato il caso? Io penso di si. Oltretutto, immagino che la gente l’avrebbe apprezzato. Cordialmente. Fernando
Caro Fernando, ti rispondo partendo proprio dall’ultima tua pesantissima affermazione che sottende una grave accusa rivolta agli attuali amministratori, fra cui il sottoscritto, e cioè di non tenere all’incolumita’ dei nostri ragazzi. Eppure ero presente all’incontro organizzato da Corte Grande qualche mese fa e da te coordinato e moderato insieme ad Antonio Bonatesta, in cui sono anche intervenuto alla presenza della Preside Prof.ssa Adele Campi. Ricordo in breve cosa dissi. Iniziamo col fare un pò di cronistoria: entrati in carica da pochi mesi affrontammo un problema di sicurezza di una parte dei solai del primo piano delle scuole medie, facendo le prove di carico ed alcuni interventi in economia. Peraltro già l’amministrazione Micaglio aveva fatto degli interventi agli infissi e alla palestra, ricordo che i lavori si conclusero durante l’estate 2010, la direzione degli stessi era affidata all’Ing. Carlo Perrino di Martano. Quindi non è assolutamente vero che gli ultimi lavori risalgono ad oltre 12 anni fa. Proprio in quei giorni con la preside facemmo vari sopralluoghi che hanno portato ad una richiesta di finanziamento firmata dal sottoscritto al Sottosegretario alle Infrastrutture dell’epoca, Sen. Mario Mantovani, che ho anche pubblicato in un apposito album nel mio profilo fb, insieme a tutto l’iter successivo. Me ne sono occupato personalmente con mio padre che all’epoca era Senatore e siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di ben 496 mila euro a fronte di 500mila richiesti, finanziati dal Cipe all’interno del Piano Stralcio II. Poi il Governo Monti, subentrato, ridusse tutti i finanziamenti del 30% , portando il nostro agli attuali 321mila. Intanto però bisognava completare ancora il Piano Stralcio I, per il quale il Sindaco Micaglio aveva ottenuto il finanziamento per le Scuole Rosselli. Ho seguito anche quello e finalmente stiamo per andare a gara, per tempi tecnici assolutamente indipendenti dalla nostra volontà. I fondi erano bloccati, e parlo ancora del Piano Stralcio I. La mia richiesta di finanziamento è del 2010, fossero arrivati i soldi saremmo già intervenuti da anni. Oramai ci siamo quasi, sta per partire l’iter procedurale come correttamente affermato dall’Utc. Nel frattempo abbiamo fatto due piazze con fontane, che c’entrano??? Le cose vanno su binari completamente diversi. Per completezza aggiungo che proprio ieri ho ricevuto la comunicazione dell’Ass. Regionale Alba Sasso che con il cd Decreto del Fare è possibile continuare la messa in sicurezza e ristrutturazione delle scuole, per cui presenteremo anche il progetto per le scuole Galiotta, sperando che sia finanziato anche quello. Per i tempi non dipende da noi, ma dall’erogazione dei fondi. Comunque sia tutte le scuole di Martano im futuro saranno completamente ristrutturate ed adeguate alla normativa antisismica, le famiglie e i ragazzi possono stare tranquilli. E forse torneranno ad aumentare le iscrizioni che da anni sono in netta diminuzione. Cari saluti
Meglio un padre senatore che un figlio portaborse.
Dovevano pensare prima a sistemare le scuole e poi al resto…è piu’ importante salvaguardare l’incolumità dei ragazzi,che vedere una fontana zampillare…Poi nascono le tragedie e chi bisogna ringraziare?…
Io avrei preferito (ma io però) sistemare prima i lavori urgenti e inderogabili, come ad’esempio la sistemazione di tutti i plessi scolastici! Che rivestono un’importanza cruciale per il nostro futuro! Dispiace -devo ammettere- vedere lo stato in cui si trova l’istituto scolastico, avendoci passato 3 anni della mia vita da studente! Saluti e buon lavoro alla Redazione, auspicando un intervento celere da parte dell’ufficio tecnico comunale.