Martano: il segretario comunale Tondo delegato alle mansioni del comando di polizia municipale
Il 2 Settembre scorso l’ex comandante della Polizia Municipale di Martano, Costantino Iorio, ha restituito la somma di 4.018 euro. Sarebbero quelle le somme che non sono state versate al comune rivenienti dalla Tosap (Tassa di occupazione temporanea di suolo pubblico). Di questa somma, 3318 euro sono gli introiti rivenienti dalla tosap edile, mentre 700 euro sono una parte degli incassi della tosap riveniente dalla festa della Madonna dell’Assunta e dalla Notte della Taranta 2013.
La somma è stata sequestrata dalla Procura perché ritenuta corpo del reato di peculato di cui è accusato. Ora si attendono le giustificazioni di questi comportamenti.
Anche se, Iorio ha sempre sostenuto di essere innocente e di aver trattenuto quella somma perché non si fidava del clima che lo circondava in ufficio. Ma, la gente si chiede perché attendere tempo per la restituzione e non farlo subito dopo l’arresto. La domanda resta, al momento, senza risposta, anche se, si vocifera che il suggerimento alla restituzione sia arrivato dal suo difensore, Carlo Caracuta.
A lato di questo episodio la storia scrive un nuovo capitolo. Riguarda le mansioni che tutti si aspettavano dovessero ritornare fra le competenze del precedente responsabile del servizio, il comandante Mino Durante. Invece, il sindaco, Massimo Coricciati, ha delegato il segretario comunale- Pasquale Tondo- ad espletare le funzioni di comandante della Polizia Municipale, in questo momento di fase transitoria, almeno fino al 31 di ottobre.
L’incarico è ritenuto una ennesima dichiarazione di insoddisfazione, per usare un eufemismo, verso il comportamento del titolare del posto. Il quale, fra l’altro, è temporaneamente comandante della Polizia Municipale di Cutrofiano, paese in cui copre le funzioni dalle quali è stato sollevato.
Ma perché l’amministrazione insiste a non riassegnare gli incarichi al comandante Durante al quale si riconosce, peraltro, la grande competenza e professionalità? Su questo argomento le bocche degli amministratori sono cucite. Da quel che è dato di capire, pare, che si tratti del carattere del comandante, particolarmente rigido nell’applicazione dei regolamenti nei riguardi di tutti. Un seppur minimo di elasticità in un paese non guasterebbe, immaginano. Ma, per Durante, evidentemente: “dura lex sed lex”. Non si transige.
Fernando DURANTE
Nella foto di apertura dell’articolo il Comandante Iorio sta dirigendo il traffico delle nuvole che, dalla sua ilare espressione, sembra svolgersi ordinatamente. Era stato assunto per questo dall’amministrazione precedente.
Aggiungo una piccola postilla: Questo -a mio modo di vedere- e’ l’esempio lampante che in Italia, chi sa fare, chi è capace, viene messo all’angolo e escluso dal mondo lavorativo, favorendo amici, parenti, ecc. (so di essere uscito un po fuori tema e me ne scuso) ancora saluti. L. M.
Io sono del parere, che la legge è uguale per tutti quindi anche per gli amministratori della città! Sono d’accordo con il comandante Durante, lui fa semplicemente il suo dovere, e dovrebbe -a mio parere- essere riassunto al vertice della P.M. tutto qui! Ma forse la regola che la legge vale per tutti (anche per gli amministratori della città) è solo una mia utopia. Saluti. L. M.
Sulla vicenda del Sig.Costantino Iorio non mi pronuncio in quanto spetta alla giustizia,se ha sbagliato dovrà pagare…Per quanto riguarda Ex comandante Mino Durante,vorrei dire che essere troppo elastici non fà bene al paese,già ce ne sono tanti e la gente fà quello che vuole senza essere punito…La verità è che molto spesso chi svolge bene il suo lavoro e soprattutto chi non fà favoritismi molto spesso viene “denigrato”…Magari fossero tutti come lui.
Il punto è il solito. Se siamo noi ad essere “pizzicati”, allora l’agente viene attaccato e dileggiato. Se tocca ad altri, allora invochiamo giustizia. La cosa più giusta, a mio modo di vedere, sarebbe rispettare le regole della convivenza civile e chi sbaglia paga. Purtroppo, su questa interpretazione abbiamo esempi eclatanti. Stiamo assistendo- infatti- a quanto sta avvenendo in campo nazionale. Laddove una sentenza viene contestata sull’altare di una singola persona. A costo di rimangiarsi una legge votata da tutto il Parlamento, anche da quella parte- quindi- purchè si salvi un singolo uomo. A costo di sacrificare tutto il faticoso sviluppo di una nazione. Ma, se fosse capitato ad un povero diavolo, sarebbe mai accaduto quanto stiamo vicendo? Ed allora: la legge è uguale per tutti? Questo è il paese in cui viviamo. Ma, dobbiamo essere noi a ribellarci, a cambiare il nostro modo di pensare, il nostro modo di essere società civile. Il resto è conseguente.Fernando Durante
Dove sono………………..? Ma, soprattutto, dov’erano i Revisori Contabili del Comune di Martano?