Martano: la sezione Pd chiude, l’impegno aumenta!
Lettera aperta a Corte Grande
Mi piace pensare che questa, più che una risposta al precedente articolo “Martano: un anno senza sezione del PD”, pubblicato nei giorni scorsi, sia piuttosto una lettera: rivolta a chi ha avuto il coraggio di scrivere ciò che, purtroppo, si sente vociferare da mesi, rivolta inoltre a tutti coloro i quali si sono sentiti colpiti, direttamente o meno, dall’articolo sopra citato.
Come non darne atto! E’ un dato di fatto che la sezione del PD sia oramai chiusa, ed è chiaro che tale conseguenza non può essere che causa di errori svolti in precedenza, ma non è questo il punto: non starò qui a dare adito alle voci che parlano indebitamente di lotte intestine, perché di questo non si tratta, nella maniera più assoluta, e poiché tutti dotati di intelletto proprio, nel momento in cui vorranno, sapranno cosa dire, mi stupisco anzi, di leggere accozzaglie di scuse messe insieme nella foga della rabbia: ognuno sa ciò che è, ed il silenzio, il più delle volte è d’oro, e come tale andrebbe custodito.
Il punto centrale, le parole che hanno ferito, a mio modestissimo avviso, sono state quelle non dette! Io, da ventiquattrenne, posso provare a capire la rabbia , la delusione, lo svilimento da parte di chi, per una vita intera ci ha sempre creduto, nel veder chiudere una sezione di rilievo com’è stata nel corso di decenni la sezione “A. Gramsci” di Martano. Ma quello che, alla mia età, forse scioccamente, non comprendo e soprattutto non accetto è come sia possibile dimenticare, o comunque non prendere in considerazione il futuro che avanza o che, quanto meno, ci prova.
Nelle sue righe, gentile Fernando, Lei scrive :” Molta gente è stanca ed ha tirato i remi in barca (..)”, corretto, ma perché non allargare la visuale?! Su quella barca c’è ancora qualcuno, e sta remando con le proprie braccia, sta contando sulle proprie forze, sfruttando unicamente il proprio cervello e l’entusiasmo, che muove ogni cosa.
Siamo spinti dalla nostra passione, dalla forza delle nostre idee in cui non vogliamo smettere di credere.
E’ vero, un gruppo politico, seppur esiguo, ha bisogno di un luogo di ritrovo, per sentirsi ancor più stretto e complice, per scaldare l’anima che deve pur potersi riconoscere, ma è anche vero che bisogna sapersi adattare, provando a fare di difficoltà (visto che le necessità sarebbero altre) virtù, e a tal proposito mi sovvengono le parole di un testo molto bello, “E allora dai”, di G. Gaber, che dicono :
“ (..) Il denaro non è tutto!
E’ una frase che si dice,
nella vita c’è ben altro
che può renderti felice.
E lo dicon tutti spesso,
ricchi o poveri è lo stesso,
il denaro non guarisce
e non dà felicità! (..)”
E quindi, dovremmo star fermi a guardarci naufragare perché senza una sezione, oppure, nonostante ciò, continuare con il nostro impegno?!
“E allora, dài”.. ad maiora, semper!!
Maria Assunta Russo
Cara Maria Assunta condivido la tua riflessione sulla questione irrisolta della riapertura del circolo (a me piace continuare a chiamarla sezione) del Partito Democratico a Martano. Ne condivido la pacatezza nell’esposizione e il polso fermo della tua penna nel denunciare una questione che deve essere affrontata. In questo periodo di riflusso dalla politica, di freddi governi tecnici e di amministrazioni comunali sorde alla parola partecipazione, il tuo appello al ritorno alla politica è da cogliere al volo. Io nella sezione A. Gramsci di Martano sono cresciuto. Molte volte sono stato in disaccordo con la linea maggioritaria del partito, esplicitandolo senza peli sulla lingua. Oggi che non c’è più una sezione e che continuo a fare politica, ne sento la mancanza. Ma non mi basta. La politica a Martano ha bisogno di una riscossa. La diaspora a sinistra necessita di una sana ricomposizione. Non lo dobbiamo fare per noi, lo dobbiamo fare per Martano. Per avviare questa ricomposizione serve innanzitutto mettere in piedi una attività forte di opposizione e di costruzione di una nuova idea di città. E’ necessario ritrovare l’armonia e la collaborazione con tutte le soggettività del centro sinistra a Martano. Serve iniziare a riconoscere anche le ragioni degli altri e ritrovare la compattezza e l’unità di intenti. Non servono offese gratuite e sgambetti, serve una nuova fase con tutti coloro che ci vogliono stare. Ad Maiora semper!