Martignano: assegnato il premio “Martora d’oro” a Demetrio De Riccardis
Fra commozione ed orgoglio, Martignano ha assegnato a Demetrio De Riccardis, appuntato scelto dei Carabinieri, 42 anni, convivente con due figli, il Premio “Martora d’oro”, giunto alla sua quarta edizione.
Un riconoscimento con appuntamento annuale, riconosciuto dalla Pro-loco a personaggi del paese che si sono distinti nel campo, della cultura, spettacolo, delle Istituzioni. Più in generale, soggetti che hanno tenuto alto il nome della comunità con il proprio impegno nei diversi campi.
Il premio prevede anche riconoscimenti anche gli studenti che si sono licenziati dalle varie scuole con il massimo dei voti. Quest’anno, sono stati assegnati a Marta Leo, Liceo Classico, “Capece”; a Maria Califano, entrambe hanno ottenuto agli esami di maturità il voto di 100 su 100. Per l’Istituto Comprensivo sono stati premiati: Gaia Corianò e Matteo Santese.
A fare gli onori di casa, il sindaco facente funzioni (il titolare- Luigino Sergio- è ancora sospeso ndr), Luciano Aprile, che ha aperto alla manifestazione la sala consigliare, gremitissima, sottolineando che l’insignito “non ha mai dimenticato le proprie origini, rendendoci orgogliosi del suo impegno”.
Un appoggio incondizionato alla iniziativa della Pro-loco è stato dato dall’assessore alla Cultura, Simone De Riccardis. Poi la motivazione parla del “coraggio dimostrato nel corso di un intervento in una casa di Rivignano, frazione di Latisana, provincia di Udine.
Nonostante la casa stesse andando in fumo il carabiniere si è lanciato all’interno ed ha salvato il proprietario già privo di sensi. Successivamente, sfidando l’elevato pericolo di una esplosione devastante, è tornato all’interno, insieme al collega della pattuglia di Pronto intervento, per portare all’esterno due bombole di gas”. Una volta completato il pericoloso intervento, è crollato a causa a causa dell’intossicazione assorbita.
Dopo tre anni dall’episodio, è accaduto il 5 luglio del 2010, su segnalazione del Prefetto del capoluogo giuliano, il presidente della Repubblica ha insignito il carabiniere di medaglia di bronzo al valore civile. Anche il comune di Rivignano gli ha assegnato un riconoscimento. A presentare le gesta del carabiniere è stato un suo collega, Anacleto Serafino. “Ho fatto solo il mio dovere”, si è schernito Demetrio”, mentre l’emozione gli troncava la voce in gola. “Questa medaglia è anche un poco vostra”, ha continuato, riconoscendo al paese, ai tanti amici presenti in sala, alla sua famiglia, il merito di avergli dato quelle radici profonde che gli hanno permesso di essere, almeno per un giorno, un eroe. L’eroe che tutti noi vorremmo incontrare per strada sotto le spoglie di una persona normale.
Fernando DURANTE