Soleto: il Consiglio Comunale si tinge di rosa
Sono quattro le donne presenti nella maggioranza del Consiglio comunale di Soleto, due delle quali hanno importanti deleghe assessorili, sebbene tutte saranno destinatarie di delega.
Le assessori sono: Dori Mengoli, 30 anni, segretaria del Pd, con delega all’Ambiente, alle Attività Produttive, Urbanistica, Pari Opportunità, Integrazione delle presenze di extracomunitari; Lucia Ramundo , che tutti chiamano Antonella, insegnante “non di ruolo”, sottolinea, assessore alla Pubblica Istruzione, Affari Generali, Personale, Politiche Giovanili, 35 anni; Antonella Carachino, 26 anni, consigliera comunale, con delega al Turismo ed all’Unione dei comuni della Grecìa Salentina, Maria Grazia Gervasi, la più giovane del gruppo, soli 25 anni, sarà a capo della commissione dei Servizi Sociali e rappresenterà anche lei l’amministrazione nell’Unione grica. Hanno in comune la forte determinazione di rilanciare il paese attraverso la rivalutazione dell’importante serbatoio di presenze storiche di cui dispone il suggestivo centro, convinte che valga la pena di impegnarsi per il bene comune.
Queste le loro risposte alle domande per realizzare la loro idea di un paese nuovo.
Dori Mengoli
D. Da dove intende partire per realizzare le sue deleghe?
R. E’ il momento di richiamare l’attenzione della comunità verso l’ambiente. L’Ecocompattatore, i cestini per la raccolta differenziata ampliata di medicinali, pile esaurite, totem che andremo ad insediare sul territorio per la raccolta di oli esausti, dovranno costituire un motivo di forte rilancio dell’attenzione verso l’ambiente.
D. Lei è la segretaria del P.D. locale ha difficoltà nel far passare le sue idee nel confronto con una maggioranza politicamente composita?
R. C’è intenso dialogo al nostro interno, lavoriamo in amicizia, ognuno porta le proprie esperienze e mette a confronto sereno le proprie idee.
D. Fra le sue deleghe qual è quella che le sta più a cuore?
R. Mi piace la delega per l’integrazione e quella sulle Pari Opportunità. Qui abbiamo una importante presenza di extracomunitari: albanesi, bulgari, soprattutto, che vivono in armonia con la popolazione, mandano i loro figli nelle nostre scuole. Una maggiore attenzione per la loro integrazione non guasterebbe, in fondo fanno quei lavori che noi non vogliamo più fare. La Pari Opportunità è delega a cui tengo molto: proporrò di istituire una commissione ad hoc.
D. Perché è scesa in politica pur avendo una famiglia alle spalle?
R. Perché a me piace la politica. La politica con la P maiuscola. Credo in quella fatta con impegno, disponibilità verso tutti, in sintesi: pulita. Si può fare se si è motivati da obiettivi di giustizia. Ho preso questo impegno con entusiasmo.
D. Quali sono gli ostacoli maggiori che sta incontrando in questi suoi primi passi da amministratrice?
R. Qualunque essi siano li supererò, sono sufficientemente testarda. Quando mi sono convinta che un’idea è giusta non mollo l’osso fino al raggiungimento dello scopo. Peraltro, le novità trovano sempre un minimo di resistenza, sono preparata anche a questo.
D. Come immagina di gestire la rognosa delega al Personale?
R. Sarò sintetica nella riposta: chi è abituato a lavorare mi ringrazierà, il mio messaggio è indirizzato alle persone intelligenti. Certamente perseguirò obiettivi che facciano il bene della comunità senza voler perseguire nessuno. Sono nel giusto.
Antonella Carachino
D. Come pensa di contribuire al rilancio del paese?
R. Intanto vorrei ravvivare l’ambiente del paese che mi sembra un poco moscio, magari organizzando qualche serata evento per richiamare l’attenzione dei giovani verso il paese. Ho tante idee, tanti progetti, che non necessariamente richiedono un impegno economico.
D. Per raggiungere questo scopo da dove partirebbe?
R. Dalla musica, necessariamente. E’ l’elemento principale che richiama i giovani. Magari coniugando musica contemporanea alle nostre tradizioni, immagino che attraverso questa impostazione di rilancio possano fruirne anche le attività produttive del paese.
R. Appunto. Nella mia idea di rilancio è presente, certamente, un’offerta complessiva di specificità del paese che, in questi ultimi tempi è andata scemando.
Maria Grazia Gervasi
D. Com’è arrivata in politica?
R. Con l’entusiasmo dei miei 25 anni, con un poco di sana incoscienza, ma con altrettanta passione.
D. Come immagina di poter gestire la impegnativa Commissione ai Servizi sociali?
R. Questa delega l’ho fortemente voluta. Sto bene in mezzo alla gente, mi sento a mio agio. Chiaramente, so perfettamente che sarà impegnativo gestire il mandato, ma siamo un bel gruppo, ce la faremo tutti insieme, dobbiamo essere antenne sul territorio.
D. In sostanza, farete squadra.
R. Si, siamo una bella compagnia, non potrebbe essere diversamente.
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