Sull’apertura dell’anno giudiziario
Riceviamo e pubblichiamo un pezzo scritto da una studentessa del “Trinchese” di Martano.
Qualche giorno fa, presso la Corte di Appello di Lecce, come ogni anno, i nostri magistrati e avvocati, si riuniscono per fare il punto ed esaminare l’anno giudiziario trascorso, per poi valutare il da farsi per il nuovo.
Alla Cerimonia partecipano i massimi esponenti della magistratura di Lecce, rappresentanti del CSM, del Ministero della Giustizia, delle Amministrazioni Comunali, delle istituzioni locali e regionali e anche rappresentanze delle varia scuole superiori della provincia di Lecce.
Gli avvocati hanno disertato l’aula, un messaggio di ferma protesta per lo stato e le condizioni in cui versa la giustizia.
La cerimonia è iniziata dapprima con la sfilata dei magistrati davanti alle forze dell’ordine, poi un lungo e sentito applauso al Presidente uscente della Corte d’Appello di Lecce, Mario Buffa, l’esecuzione dell’inno nazionale e di quello Europeo e subito la parola passa al Presidente Vicario della Corte d’Appello, il dottor Mario V. Fiorella.
Il Presidente ha fatto il punto della situazione, elencando e valorizzando, i dati tracciati dalla Corte d’Appello. Grave appare la situazione del traffico di rifiuti pericolosi di varia provenienza, spesso sparsi in discariche abusive o anche interrati, con gravi danni per i terreni e la falda acquifera; numerosi i processi sostenuti per il traffico dei rifiuti in estremo Oriente.
Per quanto riguarda le notizie dei reati di violenze sessuali , a Lecce sono stati meno rispetto allo scorso anno, ma almeno 20 a danno di minori.
Costante è il reato per spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.
Grave anche il problema del sovrappopolamento delle carceri, spesso in condizioni malsane e con pochi posti a disposizione. Numerosi sono i detenuti extracomunitari senza permesso di soggiorno.
L’ eccessiva durata dei processi, la riforma della geografia giudiziaria, la carenze negli organici amministrativi e la necessità di una riforma che renda più rapida la risposta alla crescente domanda di giustizia sono argomenti su cui si sofferma a lungo il Presidente.
Egli, inoltre, ha auspicato che si dia veramente mano ad una effettiva riforma della giurisdizione che consenta di fornire risposte rapide alle crescenti domande di una giustizia giusta, di effettiva tutela e realizzazione dei diritti e prerogative costituzionali della persona, la sua libertà sociale ed economica, la sua dignità, la sua sicurezza, la sua salute, in quanto questo momento di crisi, causa di un aumento di povertà è sinonimo di ingiustizia.
Dopo di lui, sono intervenuti, a turno i rappresentanti del CSM, del Ministero, delle varie Amministrazioni che hanno ulteriormente approfondito i temi sopra citati.
Quella giornata è stata molto importante per me. Ho avuto la possibilità di parteciparvi, perché selezionata tra vari altri studenti e insieme ad una collega dello scientifico, accompagnate dalla Dirigente Scolastica e da una Docente, ho fatto questa esperienza veramente speciale L’atmosfera è stata molto coinvolgente, soprattutto quando è entrata la Corte, solennemente salutata dalle forze dell’Ordine. Questa giornata mi ha fatto capire come la magistratura e le persone di buon senso che ne fanno parte, si impegnano e affrontano nel diritto dell’uomo, tutte le problematiche che questa enorme società in continuo evolversi crea.
Valentina Pantaleo
Classe VBM settore Tecnico
Ist. Istr, Sec. Sup. “Trinchese” Martano