Zollino: negata la dia all’impianto eolico
Con voto unanime, il Consiglio comunale di Zollino esprime parere sfavorevole alla realizzazione del parco eolico ricadente a cavallo dei feudi di Corigliano d’Otranto e Soleto, in località “Murga” e di quelle opere ricadenti nel proprio comune. Si tratta, com’è noto, dell’insediamento di 20 pale eoliche della potenza complessiva di 60Mw.
Ad avviare la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) è la società Nextwind srl, di Lecce. Alcune opere connesse, non di poco conto, dovrebbero attraversare il paese con prevedibile sconvolgimento di strade e paesaggio. Fra queste, il cavidotto che dovrebbe portare l’elettricità prodotta dalla “Murga” alla centrale di trasformazione che dovrebbe nascere a pochi chilometri da paese all’interno della vecchia strada per Martignano, su un terreno di proprietà della Terna (una società collegata ad Enel). Doveva essere una seduta di pochi minuti, invece, è stata una discussione che ha chiamato in causa l’intero Consiglio. Come ha sottolineato l’assessore e vicesindaco, Antonio Chiga, “la discussione ha meritato un dibattito elevato”.
Chiga, peraltro è stato l’autore di un impegnativo e puntuale studio sulla situazione, facendo le pulci a tutte le situazione critiche sulle quali va ad incidere il progetto. Prima fra altre, la vicinanza dell’insediamento al Parco naturalistico di Spalungano, in feudo di Soleto, ma di proprietà di Zollino, che ospita siti di ripopolamento di fauna selvatica.
A vivacizzare il dibattito è stato l’intervento del consigliere di opposizione, Wilson Castellano, già sindaco del paese, che ha ricordato come su una questione analoga, cinque anni fa, si concesse l’autorizzazione all’insediamento di cinque aerogeneratori. Semmai in una situazione più complicata- almeno per la vicinanza al paese ed a ridosso di insediamenti storico culturali (Apigliano ed i suoi pozzi ndr)- ha accusato di “incoerenza la maggioranza”.
Per quanto si è dichiarato a favore delle fonti di energia alternativa, “rispettando il paesaggio e le distanze imposte”. Ma i colpi più forti li ha assestati all’Unione dei comuni della Grecìa Salentina di cui il paese è parte accusati di aver fatto fallire politicamente il progetto dell’Unione. “Non hanno parlato con voce univoca, ogni comunità è andata per la strada a lei più conveniente inseguendo le royalties, queste sono le conseguenze: un paesaggio distrutto con un parco eolico per ogni paese”.
A difendere l’operato della sua maggioranza, il sindaco, Francesco Pellegrino. “Non mi sento incoerente. Condivido il percorso che ha fatto l’amministrazione a seguito di una pubblica assemblea. E’ stata, semmai, la Regione ad averci messo nelle condizioni di scelte individuali ed ora corre ai ripari”, è stata la replica.
Fernando Durante