Il centrodestra leccese si spacca. Mazzei attacca i fittiani, Gabellone si difende
A tre giorni dalla cocente e per certi versi inaspettata sconfitta al ballottaggio che ha visto il candidato del centrosinistra Carlo Salvemini imporsi e diventare il nuovo sindaco di Lecce, il centrodestra si interroga sui motivi della debacle e, come succede spesso quando si perde, la caccia al colpevole resta uno degli sport più praticata all’interno di una coalizione composta da più partiti e liste. In questo caso sono i candidati di Area Popolare che puntano il dito contro Direzione Italia, il partito di Raffaele Fitto che conta all’interno i più importanti ed autorevoli rappresentanti del centrodestra leccese. Anche Forza Italia si è mostrata polemica subito dopo la sconfitta e il motivo del contendere resta la scelta del candidato voluto fortemente dai fittiani. Mauro Giliberti non era il candidato voluto da tutti, ma si è trovato un punto d’incontro pur di correre insieme.
“La firma sul fallimento della coalizione di Gilberti devono metterla Fitto, Marti e Perrone”. Non ha dubbi il coordinatore provinciale di Area Popolare Luigi Mazzei che, per la sconfitta del candidato sindaco di Lecce per il Centrodestra, punta il dito contro Direzione Italia e ci va giù anche abbastanza pesante. Da queste dichiarazioni abbastanza eloquenti, quindi, si capisce che all’interno della coalizione del centrodestra non c’era totale armonia soprattutto sulla scelta del candidato. Non è d’accordo proprio su questo punto, però, il coordinatore provinciale di Direzione Italia, Antonio Gabellone, che invita tutti a fare chiarezza e ordine attorno alla vicenda. “Perdere non è piacevole – precisa -, ma è ancora meno piacevole utilizzare i mezzi di comunicazione per esercitarsi allo sport preferito, addebitare le responsabilità della sconfitta agli altri ripetendo il solito (in queste circostanze) ritornello ‘lo avevo detto io’. Dovremmo prendere esempio proprio dal ‘nostro’ candidato sindaco che con la sua signorilità ha immediatamente dichiarato: ‘Mi assumo personalmente la responsabilità di questa sconfitta’. Ebbene, grazie Mauro, anche in questo caso hai messo una pezza alle tante deficienze di questa coalizione”.
Gabellone, poi, evidenzia come per circa tre mesi il suo partito, Direzione Italia, aveva proposto a tutti i partiti del centrodestra di esprimere la loro preferenza attraverso le primarie e di come questa proposta non sia stata nemmeno presa in considerazione, come non siano stati nemmeno presi in considerazione e scartati altri nomi su cui si è cercato di convergere per la scelta del candidato. L’attuale Presidente della Provincia di Lecce precisa: “Ci è stato detto no. Abbiamo cercato di far convergere la coalizione su ben 5 nomi. Su tutti è arrivato un secco no. Una serie di “no” che alla fine sono stati superati solo con la scelta di Giliberti. È di tutta evidenza che non va bene se quando si vince si è protagonisti, quando si perde è colpa di questo più che di quel dirigente politico. O ancora peggio se le scelte ricadono sulla propria persona tutto ok, altrimenti. Allora fermiamoci un attimo e ognuno al suo interno esplori in maniera oggettiva la vicenda, per poi tutti insieme in maniera seria condividere quanto più possibile un’analisi che serva ad archiviare la sconfitta, recuperando quel messaggio forte che il nostro elettorato ha voluto inviarci per ripartire, evitando di ripetere gli stessi errori”.